Io non mi chiamo Miriam

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view post Posted on 28/6/2018, 23:10
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Io sono l'alfa e l'omega, il principio e la fine

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L'Olocausto dei Rom...

Essere ebreo era una condanna a morte, ma essere rom era decisamente molto peggio, appunto voleva dire non esistere.

Dal mio punto di vista questa è un'opera adatta a chiunque voglia informarsi e prendere atto di una piaga poco conosciuta di quella grande tragedia che furono gli anni del nazismo, per non dimenticare, per tramandare, per proteggerci, per prendere le debite distanze da smanie di censimenti intrisi di odio e pregiudizio.

Majgull Axelsson
Io non mi chiamo Miriam



«Io non mi chiamo Miriam», dice di colpo un’elegante signora svedese il giorno del suo ottantacinquesimo compleanno, di fronte al bracciale con il nome inciso che le regala la famiglia. Quella che le sfugge è una verità tenuta nascosta per settant’anni, ma che ora sente il bisogno e il dovere di confessare alla sua giovane nipote: la storia di una ragazzina rom di nome Malika che sopravvisse ai campi di concentramento fingendosi ebrea, infilando i vestiti di una coetanea morta durante il viaggio da Auschwitz a Ravensbrück. Così Malika diventò Miriam, e per paura di essere esclusa, abbandonata a se stessa, o per un disperato desiderio di appartenenza continuò sempre a mentire, anche quando fu accolta calorosamente nella Svezia del dopoguerra, dove i rom, malgrado tutto, erano ancora perseguitati. Dando voce e corpo a una donna non ebrea che ha vissuto sulla propria pelle l’Olocausto, Majgull Axelsson affronta con rara delicatezza e profonda empatia uno dei capitoli più dolorosi della storia d’Europa e il destino poco noto del fiero popolo rom, che osò ribellarsi con ogni mezzo alle SS di Auschwitz. Io non mi chiamo Miriam parla ai nostri giorni di crescente sospetto verso l’«altro» interrogandosi sull’identità – etnica, culturale, ma soprattutto personale – e riuscendo a trasmettere la paura e la forza di una persona sola al mondo, costretta nel lager come per il resto della vita a tacere, fingere e stare all’erta, a soppesare ogni sguardo senza mai potersi fidare di nessuno, a soffocare i ricordi, i rimorsi, il dolore per gli affetti perduti: «Non si può dire tutto! Non se si è della razza sbagliata e si ha vissuto sulla propria pelle l’intero secolo.»

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INCIPT IN PDF


Citazioni

«Ho pensato spesso a lei. A Miriam. La persona di cui ho vissuto la vita.»

(Majgull Axelsson, Io non mi chiamo Miriam p.332)


Titolo originale: Jag heter inte Miriam
Prima edizione: Settembre 2016
pp. 576
Nazione: Svezia
Traduzione di: Laura Cangemi
Postfazione di: B. Larsson
Collana: Narrativa
Numero di collana: 267
Con il contributo di: Europa Creativa Programma "Cultura" dell'Unione Europea
Prezzo di copertina: € 19,50
 
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view post Posted on 29/6/2018, 08:17
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interessante, andrebbe letto. lo cercherò in rete.
questa storia mi fa venire in mente il caso della "civile e moderna" Svizzera, dove le persone di etnia Jenisch sono state perseguitate e imprigionate (tanti sono morti) in nome di una assurda politica razziale. finito il nazismo e la guerra, c'ha pensato il governo svizzero a continuare su quella strada e sta cosa è continuata fino in tempi recenti (se non sbaglio fino agli anni '70).

allego libro in formato .epub (potete leggerlo con qualunque e-reader, tipo Calibre o il più semplice SumatraPDF)

Edited by Paragiorgial Activity - 29/6/2018, 13:24

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Majgull_Axelsson___Io_Non_Mi_Chiamo_Miriam__2018_.epub ( Number of downloads: 8 )

 
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view post Posted on 1/7/2018, 10:39
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E' stato girato recentemente un film, "Dove cadono le ombre" su questo genocidio sconosciuto ai tanti...

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PS - Leggere un formato cartaceo però è un piacere impareggiabile :D :D :D
 
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view post Posted on 1/7/2018, 11:53
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CITAZIONE (Lottovolante @ 1/7/2018, 11:39) 
E' stato girato recentemente un film, "Dove cadono le ombre" su questo genocidio sconosciuto ai tanti...
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credo di averlo visto in giro nei mesi scorsi ma non l'ho scaricato, provvederò :D


CITAZIONE (Lottovolante @ 1/7/2018, 11:39) 
PS - Leggere un formato cartaceo però è un piacere impareggiabile :D :D :D

assolutamente sì, concordo. volevo solo dare ai porci che frequentano questo forum la possibilità di leggere una cosa sensata ogni tanto.
anche io sono uno vecchia maniera, preferisco di gran lunga la carta allo schermo di un dispositivo, il problema è lo spazio. una volta compravo in edicola Gente Viaggi, Le Scienze, Airone e il National Geographic, poi regolarmente dovevo buttarli perchè non sapevo dove metterli in casa. col tempo mi sono adattato a leggere le versioni PDF, occupano decisamente meno spazio e posso conservarli negli anni.
è un altro mondo e io preferivo il vecchio :sisi:
 
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view post Posted on 1/7/2018, 21:56
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Ho buttato anch'io purtroppo troppa roba, tipo l'inserto da collezionare, "Lo Specchio" che usciva di sabato sulla Stampa, una rivista troppo interessante e noiosa per la massa che arrivò al numero 100 o giù di li prima di mutare e chiudere miseramente un paio d'anni dopo. Io vado avanti tradizionalmente con un quotidiano cartaceo al dì, e occasionalmente qualche numero di Internazionale e di FQ Millenium.
Esiste una versione economica a 8,90 di questo libro, che è uscita qualche mese fa nella collana "I Boreali" con il Corriere della Sera. E' una raccolta di 25 volumi in collaborazione con Iperborea, di romanzi di grandi scrittori scandinavi e o di paesi del Nord Europa (Danimarca, Olanda, Islanda). Alcuni sono notevoli, quando ho tempo ne pubblicherò qualcun altro.

Resto fedele al vecchio mondo: immergersi ogni tanto nella seconda o quarta di copertina in una libreria è un piacere che voglio tenermi finchè campo. :sisi: Quando lo spazio finirà, renderò felice la biblioteca del mio paese che ogni tanto rifornisco o il mio calzolaio che ha aperto una bottega dove lavora come se fossimo ancora nel secolo scorso, in cui ha creato un angolo dedicato al bookcrossing.
 
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